Vincenzo Melchiorre nasce a Valenza nel 1845, dopo l'apprendistato presso la bottega di Vincenzo Morosetti, si reca a Torino per completare la sua formazione di orafo. Nella capitale del Regno di Sardegna collabora presso la bottega Twerembold all'esecuzione del famoso cofano portagioie donato a Margherita di Savoia, futura regina d'Italia, in occasione delle nozze con Umberto.
Chiamato a lavorare a Parigi da Camillo Bertuzzi, uno dei più bravi disegnatori di gioielli del XIX secolo, egli vi si reca con Luigi Roland, nipote del Bertuzzii. Dopo alcuni anni, arricchitosi di un bagaglio di esperienze straordinario,Vincenzo torna a Valenza dove nel 1873, con l'aiuto finanziario della madre Maria Piatti, fonda la manifattura orafa Melchiorre & C.
Egli imprime alla sua società un carattere speciale: produrre oreficeria per un mercato borghese, aggiornata al variare delle mode internazionali, lavorata e rifinita con l'accuratezza della gioielleria.
Nel 1881 la manifattura ottiene all'Esposizione Nazionale di Milano la medaglia di bronzo, tre anni più tardi la medaglia d'argento a quella di Torino. Nel 1887 impiega quarantadue operai tra orefici, incassatori e pulitrici; nel 1889 settanta; nel 1911 ottantasei. L'azienda fruisce di un'efficiente conduzione familiare.
La manifattura Melchiorre, oltre a determinare i caratteri distintivi del prodotto orafo di Valenza,
diventa la scuola delle successive generazioni di Gioiellieri Valenzani.
Nel 1875 Vincenzo sposa Angiolina Rolandi, nipote di Camillo Bertuzzi, che diventa subito la sua collaboratrice più stretta. Dal 1891, a pochi anni di distanza l'uno dall'altro, entrano in ditta sei figli: Camillo e Guido curano i rapporti con i clienti, Bice e Mario la parte contabile, Celeste si occupa dell'acquisto delle pietre preziose; Ugo (1890-1981) crea i modelli e organizza la produzione.
Fin dal 1880 la ditta esporta in America Latina, ha cinque rappresentanti che si occupano del mercato interno, una rete commerciale che si estende all'intero territorio nazionale con particolari interessi nel centro e nel sud Italia; un rappresentante per l'America Latina, uno per la Turchia ed l'Egitto, uno per l'Isola di Malta e un ufficio di rappresentanza a Pforzheim in Germania.
Nel 1916 la ditta, per incrementare lo smercio del prodotto corrente, adotta il catalogo di vendita per corrispondenza, con testo in italiano, francese, spagnolo, inglese. L'importanza assunta nel contesto nazionale della confezione orafa dalla Melchiorre durante il
quarantennio di attività, dalla fondazione fino al primo decennio del Novecento, è ufficialmente riconosciuta nel 1912 con la nomina di Vincenzo a Cavaliere dell'Ordine al Merito del Lavoro.
Dagli anni Venti del XX secolo nella Melchiorre anche per azione del figlio Ugo si profila una modellazione esclusiva, sovente creata su commissione. Nel 1921 la "Melchiorre & C." cambia ragione sociale in "Fratelli Melchiorre". Nel 1933 la storia della manifattura Melchiorre si chiude, il suo fondatore si era spento nel 1925.